Il giovedì per noi è una giornata molto speciale, una giornata in cui facciamo la routine in classe e dopo la colazione ci troviamo tutti nel salone per il momento della preghiera.
L’amico che ci accompagna in questo anno scolastico è SAN FRANCESCO.
Dalle prime volte lui si è presentato come una persona semplice, che sapeva voler bene a tutti, persone e animali. Durante la sua vita incontra tante persone e a tutte racconta le meraviglie del Creato.
San Francesco ci ha raccontato tante storielle di animali, come quella di un lupo che prima infastidiva un intero paese e faceva paura alla gente. Francesco però una volta arrivato in quel paese ha incontrato il lupo e lo ha chiamato amico e da quel giorno il lupo ha iniziato a giocare perfino con i bambini.
Man mano così anche noi piccoli abbiamo scoperto quante cose meravigliose ci circondano e quanto è importante rispettarle.
E’ stato un momento speciale a Natale sul palco cantare con i nonni il Cantico delle Creature.
A te solo Buon Signore
Si confanno gloria e onore
A Te ogni laude et benedizione
A Te solo si confanno
Che l’altissimo Tu sei
E null’omo degno è
Te mentovare.
Si laudato Mio Signore
Con le Tue creature
Specialmente Frate Sole
E la sua luce.
Tu ci illumini di lui
Che è bellezza e splendore
Di Te Altissimo Signore
Porta il segno.
Si laudato Mio Signore
Per sorelle Luna e Stelle
Che Tu in cielo le hai formate
Chiare e belle.
Si laudato per Frate Vento
Aria, nuvole e maltempo
Che alle Tue creature dan sostentamento.
Si laudato Mio Signore
Per sorella nostra Acqua
Ella è casta, molto utile
E preziosa.
Si laudato per Frate Foco
Che ci illumina la notte
Ed è bello, giocondo
E robusto e forte.
Si laudato Mio Signore
Per la nostra Madre Terra
Ella è che ci sostenta
E ci governa
Si laudato Mio Signore
Vari frutti lei produce
Molti fiori coloriti
E verde l’erba.
Si laudato per coloro
Che perdonano per il Tuo amore
Sopportando infermità
E tribolazione
E beati sian coloro
Che cammineranno in pace
Che da Te Buon Signore
Avran corona.
Si laudato Mio Signore
Per la Morte Corporale
Chè da lei nesun che vive
Può scappare
E beati saran quelli
nella Tua volontà
che Sorella Morte
non gli farà male